Non so se preferisco arrivarci con la nebbia o col sole, se vederla emergere faticosamente dall’umidità dell’autunno o risplendere nel fulvo del grano appena tagliato. D’inverno è un parcheggiare frettoloso, infilare l’entrata e immergersi nel caldo della casa. In estate mi lascio assalire dal verde dei frutteti e dal giallo dei cereali prima di tuffarmi nel vociare allegro degli amici in cortile. Tutto nei due chilometri scarsi che percorro dopo aver lasciato la via Galliera subito fuori S.Pietro. E’ che la Bamba si trova veramente in campagna, nella campagna senza semafori, rotonde, muretti,cancelli e vicini, lungo una strada che muore , a lato di fossi che ristagnano. Si vede e si sente passare il treno, ci godiamo il rosso del sole al tramonto e vediamo sorgere la luna,lontano oltre i campi si profilano debolmente le colline se l’aria è tersa. La Bamba è un ritrovo inventato da un gruppo di amici che vogliono passare il tempo facendo quello che più piace, come chiacchierare, bere un bicchiere, cucinare, cenare insieme. Col caldo, prendere il sole e fare un tuffo nella piscinetta. Lo fanno da trent’anni, invitando amici di amici, organizzando feste di gran fama, facendo musica dal vivo. La domenica pomeriggio, attorno alla Bamba si può incrociare qualcuno che, a piedi o in bicicletta, fa una passeggiata , o gli stessi amici che arrivano in auto, ma non c’è traffico né agricolo né tantomeno commerciale. Non c’è transito di veicoli, a parte il treno lontano che potrebbe essere quello di un secolo fa; gli autobus non passano di là, non viene il postino, i vigili non hanno niente da vigilare. Ogni tanto, quando arrivo su certe isolette greche radicate in un blu impressionante, ho la stessa sensazione di entrare in qualcosa uscendo da qualcos’altro. Di sicuro qui entro nell’atmosfera del casolare e del pergolato piantato in mezzo al cortile, dove si crea il viavai di battute, risate, odori che prepara la cena. Ecco, la cena è una vera raffinatezza, perché comincia dalla mente delle maitresses de la maison che pianificano con rapidità ed efficacia, preparano con disinvoltura e sgomberano con discrezione. La corvée si fa a coppie, due per ogni fine settimana, e naturalmente, ognuno mostra il meglio del proprio repertorio. I mariti funzionano solo come mano d’opera, ma danno anche un po’ di colore. Se non in casi particolari, l’aperitivo non è ufficializzato perché ognuno se lo crea a suo piacimento, ma l’ora dell’aperitivo, quella sì che è parte strutturale della serata. Infatti ogni nuovo arrivato si annuncia con il suo fagotto di racconti e battute, dove il golf primeggia ma non sono da meno la professione della medicina e le vacanze, che pare si combinino molto bene insieme. La politica, il cinema, la morale, qualche affondo nella linguistica per il piacere di cercare l’origine di una parola curiosa, sono lasciati al dopocena, quando l’appagamento psico-fisico porta ognuno per la sua strada: alcuni si rinchiudono a cerchio per sollecitare ossessivamente le carte , altri proseguono la conversazione, senza nemmeno accorgersi che mani veloci e previdenti hanno sostituito il vino con umori che sanno di Capri o dei Caraibi. Da donna che sa cucinare, devo dirmi entusiasta dello stile Bamba: la tradizione viene rispettata e riprodotta intatta, mentre la novità si esprime sottilmente nell’aggiunta di una spezia, di una goccia di limone, l’inserimento di una verdura. L’abilità delle cuisinières vola sicura sulle pastasciutte e le minestre, le mousse e le gelatine, il forno e la padella, sulla carne e sul pesce. La griglia, invece, è dominio maschile. La cucina, lo ammetto, è una delle solide basi del ritrovo, però, dopo tanti anni non so ancora se è l’allegria dell’ambiente a provocare sempre un appetito vitale e gioioso o se è proprio il nostro sano ed energico appetito a creare l’allegria . Di fatto, è questa prospettiva di allegria leggera, frizzante e sana che mi spinge a cercare la Bamba, così come è questa compagnia di vecchi amici sempre nuovi , legati tra loro e aperti a chiunque, saggi e giocosi, consci del noto e rispettosi dell’ignoto, che me la rende così cara. Carlo Alberto
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Da Il Resto del Carlino 16/04/2000 SFIORATA LA TRAGEDIA LA BAMBA SALVA PER MIRACOLOTromba d'aria nella campagna bolognese: danni ingenti BOLOGNA, 15 APRILE - Una tromba d' aria, accompagnata da pioggia e grandine, ha scoperchiato tetti e abbattuto alberi nel pomeriggio a Maccaretolo e Massumatico, frazioni di San Pietro in Casale, nella campagna bolognese. Il tutto è accaduto nell' arco di una decina di minuti, verso le 17, in una fascia della lunghezza di 3 km e della larghezza di un chilometro. La Prefettura ha reso noto che non ci sono stati feriti. |